Preferisci una martellata su un dito o un pestone sul piede?
Preferisci una martellata su un dito o un pestone sul piede?
E rido da sola! Perché questo genere di domande, che mi faceva spesso Michele, mi fanno sempre ridere, e non sono per niente stupide. Ma consentono di andare a scavare nei reconditi della tua mente, di perlustrare gli anfratti del tuo ego, di illuminare le tenebre della tua psiche.
Ti avevo detto che ero uno strega, o meglio una fatina qualche email fa ? Ti avevo avvertito … e ora seguimi e ascoltami bene.
Quando un mio lettore inizia a fare trading in maniera professionale lo capisco subito perché inizia ad inquadrare il rischio. Prima di fare trading professionale è semplicemente un amatore che si illude di conseguire il profitto senza subire il rischio. Ma il rischio è il prezzo del profitto, caro trader, devi prenderlo per certo che subirai delle perdite. Chi non risica non rosica.
Ed invece quando parli di trading il rischio non esiste mai.
Solo il sogno dell’utile.
E allora parliamo del rischio. Cosa è il rischio ? In termini lati il rischio è la oscillazione rispetto alla media attesa. Quindi se tu pensi di guadagnare 10.000 euro ma in realtà prima di guadagnare 10.000 euro ne perdi 5000 ecco che 5000 è il rischio.
Banalità ?
Certo ma è solo per iniziare.
Ora ti stendo.
In termini tecnici il rischio di definisce drawdown ed è l’avvallamento della equity line, il flesso della curva dei profitti, l’oscillazione della sommatoria degli utili / perdite giornaliere.
La prima distinzione importante è tra drawdown aperto e drawdown chiuso. Il drawdown aperto è quella oscillazione avversa che tu devi subire prima di chiudere il trade. Ovviamente tu stai pensando: a me cosa mi frega della oscillazione avversa prima di chiudere il trade, quello che importa è quello che guadagno. Sbagliatissimo: perché questo lo pensi ora che sei tutto bello paciarotto seduto sul divano di casa tua con la birra bella fresca nella tua manina. E senza posizioni aperte.
Se tu avessi una esposizione di 300.000 euro sul mercato e fossi sotto di 100.000 euro non saresti così bello paciarotto seduto sul divano con i piedi sul tavolino.
Ogni drawdown aperto ti espone al rischio che tu debba poi chiudere davvero la posizione e portarti a casa la perdita.
Non si scherza. Ognuno di noi ha un salvadanaio psicologico e un salvadanaio economico. Tu puoi guadagnare anche con la tua tecnica di trading ma se questa va ad intaccare negativamente il tuo capitale psicologico allora sei finito. E come reagisci alla erosione del capitale psicologico lo sai solo quando stai ballando in pista, non prima. Quindi è bene che se puoi minimizzare il drawdown aperto prima di iniziare i giochi tu lo faccia.
C’è poi il drawdown chiuso dato dalle operazioni chiuse. E’ la perdita che devi subire prima di riprendere a tradare. Non importa quanto sia in valore percentuale perché il tuo cervello recepisce il valore assoluto. Tua moglie ti rinfaccia di avere perso 10.000 euro in Borsa non di avere perso il 10% perché lei la spesa la fa con il valore assoluto e non con il valore percentuale...ogni tanto chiedi a lei scoprirai informazioni utili:
Quindi dire che un drawdown del 20% è normale è bello da raccontare al bar ma poi bisogna vedere che capitale ci metti sopra.
Se ci metti tutta la tua liquidazione e hai solo quei soldi il tuo 20% non serve a niente perché ti devi chiedere come reagirai alla perdita di diverse migliaia di euro e non di una percentuale.
Potrei continuare per ore.
Ma il punto di arrivo lo conosci già. Devi avere una tecnica di trading data da un punto di entrata certo e di un punto di uscita certo sia in utile che in perdita. Questa tecnica di trading deve essere stata testata nel passato e deve avere superato tutte le prove relative di statistica.
Se vuoi sentire parlare in maniera seria e rigorosa di tecniche di trading vieni al tour di ottobre 2018 a Torino, Milano, Roma e Bologna tenuto dal mio amico Emilio Tomasini, professore a contratto di Finanza Aziendale all’Università di Bologna e una specie di mostro del trading professionale italiano. Per due ore in un giorno infrasettimanale che in ogni caso perderesti a guardare programmi scemi in tv dalle 21 alle 23 Emilio Tomasini ti spiegherà alcune tecniche di trading sulle azioni italiane.
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Si tratta di un tour unico nel suo genere: di solito questi tour sono organizzati dai broker o dalle fiere, ma sono un’altra cosa!
Questo tour invece è a pagamento: o meglio a pagamento vantaggioso per i partecipanti. Funziona così: Un’offerta unica, tu prenoti con soli 27 Euro nell’area del nostro sito dedicata all’evento il tuo accesso in aula e il libro Street Smart che ti verrà consegnato il giorno del corso direttamente da Emilio Tomasini.
La filosofia quindi è questa: studiare, imparare e capire le tecniche di trading, non saltare nei cerchi di fuoco dei mercati perché qui sono sicura troverai finalmente il tuo percorso di trader.
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