Su Brexit ed elezioni americane
Vi ricorderete che in mezzo a tanti giornali e notizie varie, che riprendevano le elezioni americane e Brexit, io non capivo più nulla sulla direzione dei mercati.
A questo punto interviene Francesco Caruso, e vi lascio al piacere di leggere uno degli articoli più interessanti e chiari che io abbia mai letto.
Su Brexit ed elezioni americane
Di Francesco Caruso
Che cosa ci insegnano gli errori di previsione sulla Brexit e su Trump? Ci insegnano che i media si stanno dissociando dalla base popolare, che credono di controllare attraverso i social: ma non è così. Anche l’errore di previsione secondo cui dopo questi eventi i mercati sarebbero dovuti crollare per ora è stato disatteso. I mercati sono macchine per deludere le aspettative banali, anche se spesso fanno quello che dovrebbero, ma mai nei modi e nei tempi ipotizzati. L’economia dei mercati si costruisce sull’irriducibile incertezza. È un’incertezza in cui la nostra conoscenza del futuro è irrilevante e in cui le aspettative sono frequentemente soggette alla delusione. Come si è visto di recente in vari campi, i modelli di previsione, che suppongono che le probabilità siano calcolabili, sono fondamentalmente ingannevoli.
Che cosa è stato a rendere impenetrabili al calcolo probabilistico grandi parti del futuro? Molto semplicemente, la natura umana e le principali caratteristiche ‘umane’, cioè le motivazioni e le intenzioni. Sono queste a spezzare il nesso tra l’economia e la fisica, e a rendere l’economia una scienza ‘morale’, non ‘naturale’. Il futuro non può essere previsto, perché il futuro è imprevedibilmente variabile. In gran parte è imprevedibilmente variabile perché è come noi scegliamo di renderlo.
La tecnica principale che adottiamo per far fronte ad un futuro incerto è quella di attribuire dei numeri ai rischi – di supporre che il tutto sia calcolabile. Questo è ciò che fanno i modelli di previsione matematica, trasformando le scommesse soggettive in probabilità oggettive. Fare questo ci dà la sicurezza di cui abbiamo bisogno per investire. Ma è una falsa sicurezza. Noi utilizziamo la matematica per inventare un mondo di probabilità calcolabili, che poi mettiamo alla prova del mondo reale.
La tecnica per trasformare l’incertezza in rischio calcolabile si basa sulla convenzione che la situazione attuale continuerà a tempo indeterminato, tranne che nella misura in cui ci sia uno specifico motivo per prevedere un cambiamento nel prossimo futuro. Questa convenzione viene facilitata dall’abitudine di vedere il lungo periodo come una successione di periodi molto brevi, generando l’illusione che in ogni momento l’investitore sia dotato di tutte le informazioni disponibili riguardo al futuro corso dei prezzi. In questo modo, l’investitore può legittimamente incoraggiare sé stesso grazie all’idea che l’unico rischio che egli corre sia quello di un vero cambiamento della situazione nel prossimo futuro, il quale è improbabile che sia molto grande. La storia ci insegna che questi errori di valutazione sono tanto frequenti quanto letali, in quanto infettano la mente a livello di singolo individuo e di collettività, fino al punto da provocare effetti di negazione della realtà o ancora peggio di illusione collettiva. Quindi attenzione, perché in realtà la dinamica della Brexit si sta decidendo adesso e gli effetti di Trump, che entrerà in carica a gennaio, si stanno sentendo eccome: ma sulle obbligazioni, non sulle azioni. L’imprevedibile è la regola sui mercati.
Francesco Caruso sarà presente allo stock Trading Day 2016 – Milano 30 novembre.
Evento gratuito – iscrviti subito.
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