Il Rating secondo Basilea II “la vendetta”
Come tutti sappiamo, la banca nella sua funzione di intermediario finanziario, investe il denaro raccolto dai risparmiatori allocandolo a favore di richiedenti privati o aziende sulla base del merito di credito.
Tale criteri di merito vorrebbero essere, non riuscendo, il più oggettivi possibili, per esempio negli ultimi anni vanno di gran moda a proposito e a sproposito i cosi detti rating.
Il rating è uno strumento di classificazione in base al rischio finanziario di un soggetto privato o di un’azienda, quello di riferimento per il sistema bancario dei paesi aderenti alla CEE è il Basilea II –“ La vendetta”.
Ora non voglio tediarvi su come funziona il rating CEE pensato e costruito in una città Svizzera non aderente alla CEE (singolare no?) vi propongo questo esperimento.
Recatevi nella vostra banca e chiedete al funzionario allo sportello quali sono i criteri economici, finanziari e patrimoniali con relative analisi e funzioni matematiche a sostegno del calcolo del rating.
Dopo un primo momento di sconforto il buon funzionario, che è al servizio del cliente e che lavora per il suo interesse, cercherà di spiegarvelo, di farvi capire che è nel vostro interesse applicare questa metodologia.
Alla fine di tanto disquisire, non sono sicuro che sarà riuscito a spiegarvi in modo chiaro e corretto come funziona.
Di una cosa sono certo, il rating di Basilea II –“ la vendetta” è diventato lo strumento moderno di Pilato (Ponzio, quello che si lavò le mani) che il tuo funzionario di fiducia userà con un sorriso dispiaciuto, allargando le braccia, alzando le spalle quando ti dirà che “ la tua pratica di mutuo non può essere evasa perché non risponde ai canoni del rating di Basilea II – “la maledizione”.
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