Dalla Cina segnali inquietanti per i Mercati Globali
27.05.2014

a) alcuni tra i titoli maggiormente rappresentativi (China Vanke, Ind. & Com. Bk China, Cosco Pacific, Baoshan Iron) esplicitano trends di chiara matrice distributiva (con particolare riguardo a Baoshan Iron, società tipicamente espressiva dell’eccesso di capacità produttiva attualmente in essere in Cina);
b) a conferma di come sovente la smart money si muova in anticipo precorrendo i tempi, la più ricca famiglia cinese (Li Ka-shing), accreditata di una fortuna pari a oltre 32 miliardi (in dollari), da alcuni mesi avrebbe iniziato a dismettere parte del proprio impero a livello di proprietà commerciali, creando di fatto più di un interrogativo circa la futura tenuta del comparto immobiliare;
c) il debito complessivo del Settore Privato risulta oggi superiore a quello di Stati Uniti ed Europa e, con percentuali superiori al 190% del PIL, si pone su valori ben più estesi di quello evidenziato dai Paesi Emergenti asiatici nel 1998, allorché esplose la nota crisi valutaria e finanziaria su scala globale;
d) una delle primarie società cinesi di produzione di pannelli solari ha dichiarato default, primo caso mai registratosi in Cina;
e) a livello di sondaggio, il 60% della popolazione più ricca ha dichiarato di considerare la possibilità di lasciare la Cina, a motivo della scarsa fiducia nella classe politica e del crescente timore di nuove bolle di natura finanziario-immobiliare.
A ciò si aggiunga, dulcis in fundo, che secondo le recenti dichiarazioni di George Soros “le vere preoccupazioni non vengono dall’Area euro, ma dalla direzione che prenderà la Cina e le eventuali ripercussioni su scala globale nel corso dei prossimi mesi”.

Fabrizio Pozzi
Vincere con l'Intermarket Analysis | ||
autore: | Fabrizio Pozzi | |
€ 59,00 |
Articolo letto 2044 volte.
Inserisci un commento