In corso d'opera. BasicNet: chi la dura la vince. Basta aspettare sedici anni
![]() Vivere di Mercati
|
|
autori: | Paola Gentili |
formato: | Libro |
prezzo: | |
vai alla scheda » |
Correva l’autunno del 1999, sembra un’era geologica fa e un poco lo è. I più giovani (in senso lato) tra i lettori non possono ricordarlo ma basti dire che qualsiasi iniziativa borsaiola in cui campeggiava il “.com” o “web” o “net” era un quasi sicuro successo. Il rally di Natale era alle viste e nessuno aveva dubbi sulla sua consistenza. Insomma un altro mondo.
In questo contesto muove i primi passi BasicNet. Il settore è quello dell’abbigliamento sportivo, valorizzazione di marchi importanti anche attraverso “un innovativo processo industriale e di marketing di cui Internet è un caposaldo”.
In molti hanno l’impressione che altro non si tratti che di una strizzata d’occhio alla moda imperante del “.com”.
Altri però abbracciano l’idea e sottoscrivono lo sbarco a Piazza Affari. Hanno ragione… per un giorno. Il mercato premia il titolo solo il giorno successivo alla quotazione (grafico a seguire), dopo il baratro.
A seguire il grafico di dettaglio delle prime sedute di negoziazione.
E dopo?
Eccovi il grafico storico completo. Come si vede, negli ultimi anni il titolo è risalito, seppure con grande volatilità, ed è storia di queste ultime settimane un attacco in prossimità dei massimi, molto vicini a quelli di collocamento appunto.
Le righe orizzontali nere danno un riferimento, speriamo chiaro, tra i vari grafici.
Operativamente
Prima di trattare eventuali strategie operative è bene sottolineare che il titolo è assolutamente sconsigliato ai cosiddetti padri di famiglia. A definirlo illiquido gli si fa un complimento e la volatilità che esprime è assolutamente inadatta al grande pubblico. Non è affatto impossibile che, anche cercando di rispettare gli stop loss rigidamente, le perdite risultino ben maggiori del previsto.
Nel merito, riteniamo due i termini da tenere in considerazione.
Il primo sono i tre tentativi di attacco a quota 4,5 respinti con violenza. Ne consegue che una chiusura in quell’area risulterebbe un segnale di grande forza.
Il secondo è la “congestioncina” che sta disegnando in questi giorni (4,22-4,39). Una chiusura al di sopra potrebbe rappresentare un buon punto di ingresso, considerando che lo stop loss tecnico sarebbe appunto sotto 4,22.
Articolo letto 2119 volte.
Inserisci un commento