L’Oops! Spiegato da Larry Williams
![]() I segreti del trading di breve termine
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autori: | Williams Larry |
formato: | Libro |
prezzo: | |
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In base alla definizione che ne fornisce Larry Williams, il termine Oops! deriva dal movimento del prezzo che si osserva quando il pubblico vende in apertura basandosi sulle notizie, sui grafici o altri indicatori.
Per un istante sembra che si stia facendo la cosa giusta; ma non appena il prezzo inizia a risalire, tornando al livello del minimo del giorno precedente, il broker vi chiama comunicandovi che il prezzo si sta muovendo in direzione opposta alla loro e solitamente dice: “Oops! Potremmo aver fatto la cosa sbagliata, il prezzo sta tornando sui suoi passi. Vuoi mantenere la posizione?”.
Anche nella recente seconda edizione del libro I segreti del trading di breve termine, Larry Williams aggiunge una nota relativa all’argomento in esame. Ed essa recita così: “L’oops! è un pattern che non dimenticherò mai; ho stimato che il profitto che sono stato in grado di realizzare su questo pattern è di oltre un milione di dollari”.
Nel seguito, però, Williams afferma che l’Oops! non funziona più e la ragione risiede nel fatto che non ci sono più mercati alle grida. Funzionava quando i mercati stavano chiusi dalle 16 alle 18 ore al giorno, facendo sì che tutte le emozioni montassero nell’attesa dell’apertura successiva, generando fiumi di ordini in acquisto o vendita e causando così i forti gap di apertura.
In effetti, ora ci sono solo pochi minuti o ore tra una sessione e l’altra, quindi non ci sono più occasioni di questo genere.
Nel momento in cui il pubblico decide di uscire dal trade in perdita, il prezzo è già al di sopra del minimo di ieri e i suoi nuovi acquisti o la ricopertura delle vendite allo scoperto danno ancora più energia al rally sul quale ci si è correttamente posizionati.
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